SOSTENIBILITA’ NEL TESSILE-MODA E RESPONSABILITA’ ESTESA DEL PRODUTTORE: Provvedimento normativo sulla sostenibilità e il minore impatto su ambiente 

Nel marzo 2020 la Commissione europea ha previsto, nell’ambito del piano d’azione per l’economia circolare, una strategia per promuovere un mercato dei prodotti tessili sostenibili e circolari, sviluppare nuovi modelli commerciali, sostenere l’innovazione e incentivare il riutilizzo nel settore. Per questo la Commissione europea, con la Direttiva UE 2018/851, ha previsto che gli Stati membri si organizzino per raccogliere i rifiuti tessili post consumo in maniera differenziata dal 1 gennaio del 2025. Un obbligo che l’Italia ha anticipato al 1° gennaio del 2022 con il Decreto Legislativo n. 116/2020 (Art. 2, comma 6 quater).

In questo scenario, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza EnergeticaMASE di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy – MIMIT, ha predisposto uno schema di decreto che, in coerenza con la “Strategia nazionale per l’Economia circolare”, introduce alcune importanti novità per la filiera dei prodotti tessili di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessili per la casa. Sul testo è stata avviata il 16 febbraio una consultazione degli stakeholder principali alla quale ha partecipato Federazione Moda Italia  con Confcommercio ribadendo il ruolo della distribuzione commerciale sulla tematica in un’ottica di sostenibilità ecologica ed economica (CLICCA QUI per leggere un abstract di commento di FEDERAZIONE MODA ITALIA-CONFCOMMERCIO su ERP – RESPONSABILITYA’ ESTESA DEL PRODUTTORE) e la necessità di un ECO BONUS per la Moda, già anticipato al Tavolo della Moda del 23 gennaio 2023 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – MIMIT.

“Nel tessile – afferma il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – l’Italia esprime da sempre una straordinaria eccellenza, fatta di piccole e medie imprese di altissima qualità: è il motivo per cui abbiamo il dovere di costruire, con il contributo irrinunciabile di chi opera in questo mondo, un sistema che valorizzi l’eco-innovazione e ci aiuti ad affermare la centralità di chi produce nel rispetto della legge e dell’ambiente, fermando quegli smaltimenti incontrollati di rifiuti tessili che nascondono una filiera dell’illegalità a danno dell’imprenditoria onesta”. In Proposito il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, con risposta 7 febbraio 2023, Prot. 17650 ad istanza di interpello, ha chiarito che il deposito preliminare dei rifiuti tessili nei punti vendita potrà essere svolto dopo che il decreto sulla responsabilità estesa del produttore per il tessile sarà in vigore e pienamente operativo.

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